PRESENTATO ALL’UNIVERSITA’ LA SAPIENZA DI ROMA
IL LIBRO SU P. PROSPERINO GALLIPOLI:
"DALLA PARTE DEGLI ULTIMI".

L’onorevole Walter Veltroni ha arricchito la serata con una sua lettera in ricordo dell’amico P. Prosperino.
Anche don Matteo Zuppi, della comunità di S. Egidio, ha evidenziato la grandezza del missionario e l’umiltà del frate cappuccino alla presenza dell’ambasciatrice del Mozambico in Italia, Carla Elisa Luis Mucavi.

<<Dalla parte degli ultimi non era, per padre Prosperino, uno slogan o un programma politico, era innanzi tutto un gesto sconsiderato d'amore. Dico 'sconsiderato' perché non c'era un peso, una valutazione utilitaristica, non c'era un do ut des: era semplicemente un amore totale, generosamente offerto e vissuto, nella consapevole gratuità.
Quel gesto d'amore, poi, diventava ogni giorno carne, sudore, impegno, diventava un pozzo d'acqua, diventava cibo, diventava una scuola. Diventava speranza.


E la speranza deve essere vissuta come progetto concreto, come traguardo reale, e tutto ciò padre Prosperino lo sapeva bene e sapeva bene che stare insieme, cooperare, unire forza energie e intelligenze, è la veraleva per cambiare noi stessi e il mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Ho ben vivo il ricordo dell'incontro che ebbi con lui, durante la mia permanenza in Mozambico, e in quella terra così piena di fascino e così bisognosa di aiuto, il lavoro che padre Prosperino portava avanti era al tempo stesso un incoraggiamento a cambiare, a crescere, ma era anche una denuncia.

Quel suo amore così forte verso gli ultimi interrogava le coscienze di ciascuno, domandava ragione ai paesi ricchi di quel che accade al mondo, chiedeva conto degli errori e degli egoismi, delle guerre e dei  profitti ingiusti, dei soprusi e della fame, delle malattie e dei diritti negati.
Ricordare padre Prosperino ha per me il senso di una domanda: fino a quando i poveri del mondo subiranno l'ingiustizia come docili agnelli al sacrificio?
Costruire la speranza in Africa, e accogliere qui i disperati che fuggono, sono due facce della medesima medaglia.

Dobbiamo essere consapevoli di questo, perché uno solo è il mondo, e unica è la razza dell' Uomo>>. 

Walter Veltroni